Lo scontro è aperto. Ai Comuni della fascia costiera del nord Gallura non è piaciuta la composizione del nuovo coordinamento provinciale del PdL, voluto dal Sen. Sanciu che, almeno da quanto si evince dalla protesta a mezzo stampa capeggiata dai piddiellini di Santa Teresa Gallura, avrebbe nominato tutte persone vicine a lui, tracsurando che veramente ha dato in termini di voti e di servizio a Forza Italia.
Il Comunicato stampa sotto riportato che segue l’articolo de La Nuova Sardegna danno una seintesi della maretta, si fa per dire, che va ad aggiungersi alla tempesta che è scoppiata ad Olbia con la costituzione di un nuovo gruppo consiliare nel Comune.
La protesta è forte e non si sa dove porterà.
COMUNICATO STAMPA
Con una punta di sorpresa abbiamo letto su La Nuova Sardegna di oggi 12 novembre, la composizione del coordinamento del PdL provinciale di Olbia Tempio e questo ci ha portato ad una amara riflessione. Che significato ha essere “Azzurri” della prima ora?
Leggendo la composizione del Coordinamento appena nominato, al primo impatto colpisce lo sbilanciamento che vi è nelle nomine tra Olbia ed il resto della Gallura. Questo, a proposito delle proteste e dei convegni, che che ne dica il Sen. Pisanu, altro che cagliaricentrico: Olbia città,su 28 membri nominati, è rappresentata con una percentuale del 35% nei confronti del resto del territorio.
A questo punto, viene spontaneo chiedersi quale significato si deve dare a questi numeri? Se poi si approfondisce l’analisi, si denota che , guarda caso, viene premiata tutta quella parte di territorio che fa capo ad Olbia, ed alle simpatie del coordinatore e quasi mai a chi ha dato e da al Partito: il resto che conta?
La disparità di presenze non può passare inosservata se si tiene conto inoltre che Arzachena e La Maddalena hanno una rappresentanza superiore a Tempio che, guarda caso, è Capoluogo alla pari di Olbia e, Tempio, per chi non ha letto La Nuova Sardegna ha un solo rappresentante a differenza delle due cittadine minore per numero di abitanti ne dispongono di ben 7.
La nostra non vuole assolutamente essere una protesta, solo constatazioni di fatto.
Che dire di tutto quel territorio che non ha rappresentanze nel coordinamento? Da santa Teresa Gallura (5^ cittadina della Provincia per numero di abitanti), ad Aggius, Aglientu, Badesi, Bortigiadas, Trinità d’Agultu-Vignola, tutti comuni di serie ‘B’, i loro voti contano meno, infatti, per eleggere i nostri parlamentari si doveva dare voti per esprimere un consenso, è vero Senatore Sanciu?
A questo punto non si capisce di cosa vogliamo parlare, forse di quel convegno che vede la Sardegna spaccata in due, fatto più che altro per protestare sull’accentramento di Cagliari a danno di tutto il resto dell’isola e in particolare sulla nostra terra gallurese, quando poi dalla stessa fonte siamo a subire lo stesso comportamento, quello di Olbiapigliatutto, anche nell’espressione politica della gestione del Partito cui ci onoriamo di appartenere.
Non ci aspettiamo certo correzioni in corso d’opera, certo è che l’amarezza è grande almeno quanto il boccone amaro che siamo costretti ad ingoiare. Ma, per fortuna c’è tempo a tutto.
Popolo della Libertà
Santa Teresa Gallura
Santa Teresa G. 112.11.2009
Strappo nel Pdl, nuovo gruppo in Comune |
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In 6 lasciano per protesta, da Roma i nomi del coordinamento |
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LUCA ROJCH |
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OLBIA. L’acqua azzurra è corrosiva. Troppi sorsi di veleno in un rimpasto impossibile da digerire e il centrodestra in Comune si sfalda. Dalla notte delle bottigliette volanti nasce una fronda. La pace nella maggioranza affoga, in sei decidono di disconoscere il capogruppo Settimo Nizzi, lanciano la sfida e formano un nuovo gruppo. |