Sono un cittadino di Santa Teresa Gallura poco aduso ad mettere in gioco la mia persona e l’avrei evitato anche questa volta ma dopo aver visitato diverse volte il blog e visto che si occupa di politica ho voluto dire la mia su quanto sta accadendo in paese in preparazione delle elezioni amministrative che si terranno nel maggio prossimo.
Ho quasi sempre votato a sinistra, avrei votato ancora da quella parte e non si sa se non sia costretto a rifarlo. Se dovessi tener conto di ciò che ha fatto l’amministrazione uscente non dovrei aver dubbi. A Santa Teresa credo che pochi siano disposti a dare ancora fiducia ad una amministrazione inefficiente ed incapace. In cinque anni sono riusciti a far rimpiangere le peggiori amministrazioni che la storia del nostro paese riesca a ricordare. Credo, e non sono il solo, che si sia toccato il fondo.
Dalle prime battute di qualche mese fa mi era sembrato che si volesse cambiar musica. Mi era tanto piaciuta la mossa fatta dal PdL quella di costituirsi in un unico partito tra AN e Forza Italia, poi quell’incontro con il PD per uno scambio di vedute. Io non potevo certo pensare che si potesse arrivare ad una lista comune, i tempi, a mio parere, non sono ancora maturi. Chissà, forse un giorno sarà possibile ed allora Santa Teresa avrà raggiunto un tale grado di maturità che potrà aspirare a traguardi veramente importanti.
Senza continuare con le divagazioni, mi sono permesso di scrivere perché quanto si è avuto modo di sentire in questo ultimi giorni non possono passare inosservati al cittadino medio che vuole tenersi informato sugli accadimenti politici. Poi volevo fissare nella mia mente alcuni episodi.
Mi dispiace dire e constatare che purtroppo siamo alla politica da bar.
Ho seguito quanto avveniva a sinistra: sotto una apparente tranquillità, benché si siano sbrigati a comporre una bozza di lista, traspare una guerra sotterranea tra la vecchia guardia, dura a morire, e il nuovo del PD (che poi tanto nuovo non è), una guerra all’ultimo sangue, senza feriti ne prigionieri. Vincerà il gruppo che avrà determinato la sconfitta. Mi spiego: c’è una fazione che, pur di affermarsi non esita a servirsi dei mezzi più diversi pur di far perdere le elezioni alla classe dirigente che ha preso il potere locale, è disposta a far di tutto per far perdere le elezioni al Capolista e, quindi, ‘farlo fuori’ definitivamente, una volta per tutti.
Dall’altra parte sembrava che tutto filasse liscio: il PdL aveva condotto una politica che dava la sensazione potesse dare frutti insperati, aveva raggiunto un accordo di coalizione con i sardisti ed i riformatori sardi e tutto filava d’amore e d’accordo (almeno così si diceva) finchè non hanno parlato di capolista. Per il PdL, con qualche debole resistenza interna, l’uomo ideale a rappresentarli sembrava potesse essere il geom. Ogno. Di parere contrario i sardisti che, a loro volta avrebbero voluto candidare il geom. Loriga. I primi contrasti all’interno della coalizione. Nel frattempo i riformatori nella figura del loro rappresentante costruivano un identikit del capolista che veniva diffuso con un comunicato stampa: il “loro” capolista, tra i vari requisiti doveva essere possibilmente donna, che sapesse tutto di turismo (dalla biglietteria all’accoglienza) ed almeno la conoscenza di due lingue. Peccato che non è stato fatto cenno ne alle idee e tanto meno alla corretta conoscenza della lingua italiana (ma quella per i riformatori è cosa trascurabile).
In questo bailamme creatosi alla scadenza dei termini (se, come si dice, le elezioni saranno il 23 di maggio) si inserisce una nuova componente, quella dell’UDC. A Santa Teresa esistono due fazioni di questo Partito, una quella storica e l’altra composta da tre assessori dell’attuale maggioranza. Il dilemma che si pone subito è quale delle due fazioni scegliere per allargare la coalizione: il PdL, senza enfasi, sarebbe per quella storica, disimpegnata dalla amministrazione uscente; i sardisti ed i riformatori per quella degli assessori (questi ultimi appoggiati dall’On. Biancareddu che con lo stesso acume politico con cui sta trattando per la formazione della lista a Tempio Pausania, ritiene di poter dire la sua anche in casa d’altri) perché, secondo loro questi disporrebbero di una discreta fetta elettorale di carattere familiare (180 voti circa). Ma, secondo radio-bar, lo scopo sarebbe ben altro: l’inserimento dell’UDC degli assessori darebbe un peso maggiore nella determinazione del capolista che vorrebbero non essere affidata ad uomo/donna del PdL.
Il PdL fa leva sul suo peso elettorale ed insiste per essere lui a determinare la figura di chi dovrà condurre la lista. La situazione si imballa e, con un colpo di genio, i riformatori, con i loro 60, diconsi 60, voti elettorali esprimerebbero due nomi di persone esterne al territorio, entrambi rispettabilissime. Si tratta del dr. Vincentelli, stimabilissimo professionista che vive fuori paese così come sempre ha vissuto, e della Signora Donatella Bianchi, ottima conduttrice del programma televisivo “Lineablu” ma che di Santa Teresa, sicuramente conosce il suo compagno e tutto quanto si può sapere in un mese di vacanza estiva. La prima cosa che mi viene in mente sulla signora Bianchi, perché privarci di un bellissimo programma televisivo per un sindaco che avrebbe difficoltà a capire i problemi del nostro paese?
La cosa peggiore sarebbe la contrapposizione dei nomi che verrebbero messi in concorrenza e dei quali solo uno sarebbe quello scelto, ammesso che passi l’idea ?
Insomma, le acque sono torbide, come andrà a finire è difficile saperlo, al bar le congetture sono tante, intanto i soliti frequentatori informati da un po di tempo hanno notato la presenza a Santa Teresa del Prof. Pisotti che fu determinante cinque anni fa per regalare a Santa Teresa l’amministrazione guidata (si fa per dire) dal sindaco Bardanzellu, con tutte le conseguenze che ne sono derivate. Sull’affacciarsi di questa nuova presenza si vedono facce preoccupate, espressioni e gesti scaramantici, palpeggiamenti su determinate parti del corpo. I più maligni si chiedono cosa venga a fare Pisotti visto che, alla fine, la lottizzazione che lo riguardava direttamente è stata approvata?
Ho scritto di getto, qualcosa l’ho trascurata, i prossimi giorni saranno decisivi e pertanto infuocati. Se le cose continuano in questo modo, ho la sensazione che rinuncerò per la prima volta al voto, se sarò solo in questa decisione sarà poca cosa, ma se tanti arriveranno a pensarla come me, allora a costo di dare un dispiacere alla vecchia classe dirigente del PD locale, il sindaco sarà di sinistra con buona pace di tutti.
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(lettera firmata)