SANTA TERESA GALLURA «L’accordo tra Wwf Italia e Amp di Capo Testa-Punta Falcone ha un valore importantissimo e allarga la rete di collaborazioni che già legano l’associazione con altre aree marine protette per la tutela del Mediterraneo. L’impegno più ambizioso che il Wwf si è posto per il 2021 riguarda proprio le Aree marine protette. Se vogliamo vincere la sfida 30by30, che mira a proteggere entro il 2030 il 30% dei mari europei in modo efficace, serve un incremento della superficie protetta nel Mediterraneo per creare altri rifugi e aree di ripopolamento delle specie più minacciate».
Il virgolettato apre un articolo un articolo pubblicato su La Nuova Sardegna di oggi sabato sette agosto e sarebbero il pensiero pubblico della Presidente del WWF Italia. Mi si consenta una disgressione dialettica: “sarà avveru cussi…?” ( sarà veramente così….?). I precedenti qualche dubbio lo lasciano. I teresini sono di memoria corta ma non tanto da dimenticare uno strano Consiglio Comunale aperto, convocato ad hoc per il wwwf Italia che doveva comunicare alla cittadinanza alcune modifiche da apportare ad un immobile significativo, se non vogliamo considerarlo, storico, dove vi erano ricordi paesani di grande affezione che definirei sentimentale: quella casa con cortile, la prima dell’antica Via Nazionale, era stata donata dal Prof. Andrea Quiliquini, fondatore di una sezione del wwf Italia, in tempi lontani quando di ecologia e ambiente erano in pochi a parlarne, e conteneva ricordi non solo familiari ma paesani che mantenevano un valore morale che chi non era del luogo non era nelle condizioni di comprendere. Infatti così è stato.
Conclusione, quell’immobile grazie al cemento, usato nella quantità più che necessaria, ha mutato lo scopo del donatore e dell’edificio, ed ora è diventato quanto meno anonimo. La preoccupazione visto che, almeno da una parte i personaggi sono gli stessi, non accada qualcosa di simile anche all’Area Marina Protetta.