Ormai siamo al delirio d’onnipotenza. Matteo Renzi, sempre più isolato, scaricato dagli sponsor internazionali, in crisi di fiducia con i suoi concittadini, con la magistratura che soffia sul collo, prendendosela con il padre , dovrebbe essere quasi alla disperazione. E se aggiungete che contro di lui si sta ripetendo quel che accadde, nel 2011, a Silvio Berlusconi premier, spread compreso, costringendo l’allora premier a lasciare Palazzo Chigi e considerate, inoltre, l’attacco della sinistra dem ormai irrobustita con una serie di presidenti di regione , avrete la conferma che il vento politico spira a tempesta per il segretario-presidente del Consiglio. Invece lui , petto in fuori e lancia in resta, sfida tutti compresi i Vescovi italiani in una sindrome d’onnipotenza rafforzata dal “tanto dopo di me il diluvio” nell’assurda convinzione di non avere alternative : o me o il caos.
Secondo me non è proprio così. Dietro l’angolo c’è un certo Giuliano Amato, che nel sicuro ed importante rifugio della Corte Suprema, sta affilando le armi per un eventuale governo di salute pubblica, una specie di Monti bis per evitare le urne politiche anticipate a giugno e il conseguente sconquasso economico-finanziario.Voci maligne dicono che a favore di Amato, al quale Renzi scippò il Quirinale con Mattarella ,stia lavorando un Massimo D’Alema che ha già contribuito a creare un vuoto internazionale al nostro premier, iniziando da quei socialisti europei che non sopportano più l’ultimo arrivato nella loro famiglia politica, sino ad ieri appartenente ad una tradizione alternativa, diciamo cattolica democratica, oggi ripudiata persino sostenendo le adozioni per le coppie gay e rispondendo a brutto muso al presidente dei Vescovi italiani reo di criticare la mancanza del voto segreto al Senato su un tema così delicato che comporta una libertà di coscienza dichiarata a voce ,ma negata nella pratica anche con il concorso del presidente dell’Assemblea di Palazzo Madama.
Si dice : sostiene l’ormai famosa stepchild adoption che, nella realtà apre la porta alla pratica, proibita in Italia, dell’utero in affitto che premierebbe i gay più abbienti e mortifica la donna, e lo fa per un po’ di voti in più dell’universo arcobaleno.
Potrà anche essere vero, ma sarebbe un calcolo profondamente errato perché a fronte delle undicimila coppie gay, ci sono , innanzitutto, un milione e mezzo di famiglie etero sessuali che vorrebbero adottare un bambino senza ovviamente ricorrere all’utero in affitto, ma sono bloccate da una serie di cavilli ed ostacoli anche burocratici. Inoltre tutti i sondaggi dimostrano che la maggioranza degli italiani, favorevoli ad una regolamentazione per le coppie gay, sono contrarie all’adozione e ai matrimoni gay. In sostanza, Renzi rischia, con la “Cirinnà”e con lo scontro con i Vescovi italiani di perdere voti, non di acquistarli .
E’, dunque, un delirio d’onnipotenza quello che lo muove , altrimenti sarebbe pura follia stato confusionale alla massima potenza. Scegliete cosa vi sembra più probabile. Un fatto è certo : se continua così Matteo Renzi finisce per autodistruggersi, facendo felici proprio coloro che voleva rottamare o costringere ad andarsene verso altri politici. Il riferimento è agli ex-comunisti.