LA MISERICORDIA DI DIO

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Spesso capita di ascoltare senza alcuna volontà di sentire. Qualche giorno fa, sono fermo in attesa di un mio turno, chi mi precedeva chiacchierava con un’altra persona a voce normale, quel tanto che chi stava vicino non poteva non sentire, ebbene uno di questi ero io. “haI sentito l’omelia di Don Francesco -diceva uno- gliele ha cantate”: “Hai sentito? -dice l’altro- E’ stato forte, un’enfasi che pochi hanno. Ha dimostrato veramente coraggio, gliele ha cantate di cuore”. Perché nasconderlo una certa curiosità c’era, deformazione professionale. Poi, più nulla, li si era fermato il discorso dei due, io ho raggiunto il mio turno, ho fatto ciò che dovevo e la cosa è andata “agli atti” della mia memoria.

Stamane leggo in prima pagina de La Nuova Sardegna: “L’attacco di Don Tamponi – Stop ai madonnari senza scrupoli”. La foto del Sacerdote con un ampio sorriso mi incuriosisce, vado avanti, l’occhiello “Il duro attacco di Don Tamponi, direttore Ufficio beni culturali ecclesiastici «Business senza controllo, vanno a cercare i miracoli ma trovano i contagi».

Di primo acchitto ho unito il suo incarico diocesano dei beni culturali con quelle persone, veri artisti, che disegnano sull’asfalto bellissime opere sacre, di seguito leggo la parola “contagi”. No non ce l’ha con i madonnari, quelli veri, ce l’ha con i pellegrini di Medjugorje, rei di essersi contagiati durante il loro viaggio in Bosnia ed averlo importato nella nostra isola.

Prima di andare oltre  vorrei chiarire che il sottoscritto è un indegno credente che venera la Madonna; non sono uno che si fionda in qualsiasi pellegrinaggio, se devo recitare una preghiera la dico ovunque mi trovi, convinto che Dio e con lui la Madonna, possono udire le mie preghiere in qualsiasi posto io indegnamente le pronunci. Aggiungo: prego senza mai nulla chiedere, rimetto le mie preghiere come certezze in omaggio al mio credere.

Leggere l’articolo del Dr Bittau, mi richiama alla mente quanto mi era capitato di ascoltare in quel dialogo che ho anticipato. Mi sorprendono i virgolettati e stento a credere ciò che leggo, roba da Santa Inquisizione: “Basta con la follia di questi madonnari e mammane senza scrupoli, da Medjugorje niente miracoli ma solo un’ondata di contagi Covid che da una settimana sta appestando la Gallura». Il cluster originato dal contestatissimo pellegrinaggio in Bosnia dello scorso ottobre ha indignato don Francesco Tamponi, direttore responsabile dell’Ufficio beni culturali ecclesiastici della Sardegna, uno degli uomini più autorevoli e influenti della Chiesa isolana. Le sue parole contro il “mito eretico” di Medjugorje sono dure, pesanti come macigni, affilate come spade. Non da oggi, ma il caso d’attualità dei pellegrini-untori al ritorno dalla Bosnia è la classica goccia che fa traboccare il vaso. «Spero che la giustizia accerti la realtà dei fatti e persegua i responsabili di questa barbarie – dice –“.E aggiunge: «Esiste questo network internazionale che è Radio Maria con un milione e 700mila ascoltatori ogni giorno e 158 libri scritti dal suo direttore, ma il messaggio radiofonico non può bastare ed ecco allora il business mondiale dei pellegrinaggi. Ecco allora Medjugorje, la Bosnia, la Polonia, cioè quei paesi dove frange ultracattoliche e oscurantiste predicano l’eresia nel tentativo di screditare l’ortodossia cattolica e pretendere poi di purificarla con l’affabulazione del miracolo». «Dietro tutto questo c’è una gigantesca macchina di soldi – aggiunge – che fa leva prima sulla teologia della paura, cioè la narrazione del Male che ha preso il sopravvento, poi sulla teologia dell’entusiasmo, alla Paolo Brosio, con la rassicurazione dei miracoli, prova provata dell’esistenza della madonna. In altre parole, un melting pot di emozioni, carburante per la macchina dei pellegrinaggi».

A questo punto vedo già gli strumenti di tortura, mi ritrovo nel medioevo. Immagino la grande catasta di legna da ardere e il palo centrale pronto per accogliere  quei malcapitati pellegrini condotti dal quel sacerdote che dirige Radio Maria.

Per un momento immagino il nostro Don Tamponi vestito di bianco ad emettere sentenze senza ritorno. Rileggo l’articolo e torno in me, ragiono: ‘ in fondo, ma, chi è Don Francesco Tamponi? Forse un sacerdote che per un momento ha dimenticato quanto Dio sia misericordioso.

.BT