Caro Matteo, mi dispiace ma non posso seguirti. Ti faccio i miei auguri….. Questa è la conclusione della telefonata intercorsa con L’On. Matteo Sanna avvenuta venerdì quindici ottobre. Una telefonata durata ben nove minuti.
Andiamo con ordine: Il 29 settembre ultimo scorso, avevo scritto un pezzo sul mio blog su un’intervista rilasciata dall’On. Matteo Sanna a La Nuova Sardegna. L’ho scritto in forma piuttosto critica più che altro per far capire a Matteo, del quale mi consideravo abbastanza amico, proprio per stimolarlo ad adottare comportamenti diversi per ottenere ciò che si proponeva. Per chi non ha letto l’intervista, il tono era perentorio verso il Presidente della Giunta della Regione Sardegna: ho mi dai un assessorato o ti voto contro.
Cappellacci, nel rimpasto non ha tenuto conto della autocandidatura dell’On. Sanna, e qui il nostro Onorevole si è lasciato andare a nuove dichiarazioni sui giornali sardi che portavano ad un probabile smarcamento dal PdL. Anche in questa circostanza sul blog è apparsa una mia analisi sulla situazione Sanna-Gallura- Regione. Questa evidentemente non è piaciuta all’Onorevole, tanto che ha ritenuto opportuno inviarmi, il venerdì 15 alle 23,32, un sms che riporto appresso:
“Caro Beppe,, ho letto il tuo blog! Non mi meravigliano le tue analisi politiche dettate da rancori personali! Sappi che ti stupiremo! Non ho paura del confronto! Godo di molto consenso popolare! Stai sereno,, goditi la tua pensione! A presto. Matteo”
A stretto giro la mia risposta:
“Caro Matteo, vedi la mia pensione è frutto di lunghi anni di duro lavoro e quindi, goderla è una logica conseguenza. Non capisco a quali rancori io possa avere nei tuoi confronti, a me non è mai servito nulla che tu potessi darmi e che possa darmi, se mi diletto a fare qualche analisi puoi tranquillamente contestare quella magari adducendo che si tratta di elucubrazioni senili (tu spesso sostieni che la vecchiaia è oblio, lo hai sempre detto di Berlusconi). Non ho messo in dubbio i tuoi consensi, dovrai però ammettere che non potranno essere gli stessi che hai raccolto nell’ultima tornata se tu continuerai sulla linea che hai intrapreso. Ad ogni modo, pur con qualche critica rimango un tuo estimatore, per quanto vale. Stammi bene ed auguri. PS. Scusami ma pubblicherò sul blog questo nostro scambio di sms.”
Poi, l’indomani mattina, la telefonata. Dopo aver chiarito che la mia pensione, meritata e pagata interamente in anni di duro lavoro, la godo anche dedicando un po di attenzione a ciò che mi accade attorno e, essendo io un iscritto al PdL, mi attrae molto ciò che accade nello stretto giro di quel mondo senza trascurare la terra in cui vivo e, fra questi vi è anche l’uomo pubblico Matteo Sanna. Poi, dopo aver chiarito sugli eventuali rancori cui aveva fatto cenno nel suo sms, rancori che non ho mai avuto motivo di nutrire ne nei suoi confronti e neppure verso suoi pseudo amici. Ho voluto dire a Matteo che le battaglie politiche si vincono e si perdono, da parte mia le ultime in cui risono trovato coinvolto le ho stravinte centrando in pieno i miei obiettivi pertanto rancori vecchi o nuovi non toccano minimamente la mia persona. Chiarito ciò che negli sms era rimasto poco chiaro, Matteo, sempre insistendo sulla mia serenità, mi magnifica la sua azione di passaggio al FLI assicurandomi la piena facoltà mentale di Fini il quale non fa nulla senza aver prima calcolato i rischi, per questo mi invitava a partecipare all’impresa, di qui la mia risposta: “No Grazie”.
giustus