Secondo il “Rapporto gli italiani e lo Stato – 2014” della Demos, gli italiani hanno fiducia solo in Papa Francesco, è crollato anche Napolitano, pre-dimissionario, sceso al 44% , era al 71% nel 2010, reggono le forze dell’Ordine al secondo posto con un buon 67% e la scuola con il 53%. Sotto la maggioranza tutte le altre istituzioni, ma un vero e proprio disastro per parlamento e partiti : il primo ha la fiducia solo del 7% degli italiani, i secondi del 3%. Cioè quasi allo zero considerando lo scarto proprio nel 3% che caratterizza i sondaggi.
Eppure era convinto, Matteo Renzi, di aver determinato il necessario cambiamento, anzi addirittura una “rivoluzione copernicana”. Finiranno per rendersene conto – chiosa –perfino i gufi . E, nella tradizionale conferenza stampa di fine d’anno il nostro premier ha gioiosamente elencato i provvedimenti del governo, le riforme fatte o avviate, i traguardi che nessuno a Palazzo Chigi aveva raggiunto oltretutto in così poco tempo.
Non credo che il segretario del Pd e nostro premier potesse prevedere una dèbacle del genere anche perché, mentre lui sbandiera ai quattro venti che ha diminuito le tasse di 18 miliardi di euro ben il 79% dei suoi cittadini ritiene che “la pressione fiscale sia aumentata” e il 62% pensa che la politica sia peggiorata. Vi risparmio gli altri dati tutti al negativo, va, però, rilevato che alle dure critiche delle opposizioni per il Jops Act (ma perché non chiamarlo” riforma del lavoro” all’italiana ?) si sono aggiunte quelle, per certi versi ancora più maligne, della sinistra del Pd che minaccia addirittura un referendum contro e annuncia battaglia sulla legge elettorale..
Se considerate, inoltre, che, a breve, ci sarà l’elezione del nuovo Capo dello Stato e lì gli oppositori di Renzi potranno manovrare, è facile prevedere che il nostro premier dovrà affrontare giornate di fuoco, nel quale si decideranno, probabilmente, anche le sorti del governo.
Non sarà, purtroppo, un bel 2015 stando alle previsioni degli italiani. C’è da augurarsi che abbia ragione Renzi quando dice che dobbiamo avere fiducia, sconfiggendo i gufi, perché ci sarà la ripresa. Dipenderà, però, anche da noi : insieme si vince secondo un fortunato slogan. Per nostra fortuna c’è anche chi ci indica, con il suo insegnamento, persino con i suoi gesti, la strada da seguire. E’ un personaggio che gode della fiducia di nove italiani su 10; che ha evitato una guerra in Medio Oriente e riconciliato Stati Uniti e Cuba. E’ Papa Francesco, una guida, un punto di riferimento per costruire un mondo migliore. Come Vescovo di Roma, ha recentemente sottolineato il valore fondamentale della famiglia che va aiutata come prescrive la Costituzione e come i politici non fanno.
Ascoltiamolo, solo così il Buon Anno, che ci auguriamo tutti, reciprocamente, potrà divenire realtà.