Il quadro politico: in un giorno tutto cambia

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Berlusconi torna in campo; Salvini spacca la Lega;sinistra dem contro Renzi.
“Sono tanto felice, è la fine di un incubo, mi sono tolto un macigno dal cuore,ora torno in campo” :.Così Silvio Berlusconi ha commentato la sentenza della Cassazione che lo assolve definitivamente per il “caso Ruby” , respingendo in toto il ricorso della Procura di Milano che chiedeva quella condanna già bocciata dalla Corte d’Appello milanese. Contemporaneamente Matteo Salvini, nel suo delirio di onnipotenza, spacca la Lega, cacciando il sindaco di Verona e segretario della Liga Flavio tosi, mettendo a rischio la vittoria nelle regionali del Veneto, mentre nel Pd Pier luigi Bersani, che sabato riunirà i suoi a Bologna, annuncia una battaglia frontale, già aperta dai Civati e dai Fassina, contro il segretario-premier perché non intende modificare la legge elettorale che, come il ddl Boschi, dovrà passare le Forche Caudine del Senato.

E’, dunque, tutto in movimento lo scenario politico e c’è chi, come lo stesso Flavio Tosi e l’editorialista del “Corriere della Sera” Antonio Polito, ritiene che il “Patto del Nazareno funzioni ancora. E’ probabile, ma occorre vedere per quale obiettivo : se per proseguire la legislatura o andar ad elezioni anticipate , forse non più a maggio, ma addirittura in ottobre dopo un eventuale governo balneare di Amato. I prossimi giorni chiariranno la situazione in positivo. Di certo c’è che il ritorno in campo di Silvio Berlusconi sta cambiando le carte in tavola. E le cambierebbe ancor più se fosse ricandidabile subito nel caso venisse cambiata la legge Severino o, soprattutto, la Corte di Giustizia Europea accogliesse il suo ricorso per annullare la condanna per falso in bilancio confermata da una sezione estiva della Cassazione, presieduta da un magistrato da sempre antiberlusconiano e autore di dichiarazioni tipo :”se mi capita sotto lo sistemo io !”.

La ritrovata agibilità politica del Cavaliere ,che favorisce anche il ricompattarsi di Forza Italia, consentirà, indubbiamente, un recupero elettorale dei berlusconiani, attingendo sia tra il circa 15% di incerti, sia tra il 40% di elettori che intendono astenersi e, probabilmente, dai leghisti moderati contrari, come si vede anche sul web, all’espulsione di Tosi. Un’espulsione che per il segretario leghista è stata inevitabile perché il sindaco di Verona “ aveva scelto di mettere in difficoltà la lega e il governatore della regione più efficiente d’Italia”, ossia Zaia e per il fatto che, da provate ”mediazioni d’ogni tipo” erano “purtroppo” venuti “solo dei no.”

La risposta dell’interessato è stata tombale: “Salvini mente, sapendo di mentire. Mai avrei pensato di vedere in Lega il peggio della peggior politica: Un Caino che si traveste da Abele”. Così ora Tosi sta valutando se candidarsi alla presidenza del Veneto, magari con il partitino di Passera e , soprattutto, con il Ncd, che è ora in maggioranza, ma Salvini non intende associarlo di nuovo. Inoltre, tre senatori e 4 deputati leghisti andranno con lui insieme a due consiglieri regionali che hanno già costituito un gruppo autonomo : “Impegno Veneto”.

Tutto, dunque, è in movimento nella politica italiana . Il centro-destra, a causa di Salvini e per l’amore alle poltrone di Alleanza Popolare, è spaccato e Berlusconi ha il difficile compito di ricucire i molti strappi.

Il Pd renziano intende essere autosufficiente a livello nazionale , com ‘era obiettivo di Walter Veltroni, troppo frettolosamente messo da parte, e nonostante dica con il premier-segretario “in Europa siamo considerato il governo più a sinistra, facciamo le cose di sinistra” viene contestato proprio dalla sinistra interna , da Sel( scissione anche qui verso i democratici) e dallo storico sindacato di sinistra come la Cgil, mentre viene elogiato dal capo della Fiat , bestia nera della Fiom.

Della lega ho detto, Scelta Civica è pressoché scomparsa , il centro popolare non decolla , un ultimo sondaggio indica un misero 3% ; tra i grillini le scissioni sono state una realtà e di “Italia Futura di Passera ci sono scarse traccia. Chi regge e si rafforza è il movimento di Marchini, valutato addirittura al 20% a Roma, ma dalla Capitale non intende ancora fare il gran salto nazionale, “ prima dobbiamo rafforzarci a Roma, poi potremo anche espanderci” ha detto il giovane e superattivo consigliere comunale capitolino Onorato . Forse ha ragione Renzi quando sostiene che alla sua sinistra nascerà un nuovo raggruppamento che, assorbendo Sel, veda leader il sindacalista e la Presidente della Camera Boldrini, ma a far di conti si torna ai soliti nomi : Matteo Renzi e Silvio Berlusconi, stai a vedere che finiranno per governare insieme ? Magari per un nuovo stato di necessità, ma con una maggioranza parlamentare più coesa .