Da non credere, alla fine Salvini avrebbe trovato chi la persona giusta per togliere le castagne dal fuoco. Certo parlare di caldarroste in questo inizio di estate non è certo il massimo, anche sino a pochi giorni fa, nessuno le avrebbe disdegnate. Insomma, forse, chissà, sarà pure, ma, se accadesse che questa volta Giuseppe Conte faccia sul serio e tra poco meno di un’ora, in conferenza stampa, largamente annunciata come se dovesse partorire chissà che 8in effetti se dovesse dare le dimissioni, altro che se diventa importante) nel bilancio di un anno di governo (a suo avviso, probabilmente, positivo), invierà un ultimatum ai suoi due rissosi vice-premier, e, soprattutto, a Matteo Salvini che è anche in guerra con l’UE e vuole solo si alle sue proposte, sentendosi, di fatto, Presidente del Consiglio dopo il voto europeo.
Conte non ci sta, non intende essere logorato e, soprattutto, non vuole essere un premier che, per la prima volta in Italia, firma la procedura di infrazione aperta da Bruxelles. Il Presidente del Consiglio vuole i conti in ordine, quindi niente flat tax subito come vuole la Lega e, inoltre, trattativa con l’UE, non guerra.
Conte, certo, considera anche come preoccupanti le spaccature all’interno del Movimento che l’ha scelto un anno addietro ed ha considerato le uscite del presidente della Camera Fico, avversario dichiarato di DI Maio e supercritico della Lega, sul 2 giugno festa anche dei rom e degli immigrati, una vera e propria provocazione nei confronti di Salvini che, infatti, ha reagito di brutto, per provocare la crisi di governo. Stessa idea che ha avuto Di Maio che l’ha detto pubblicamente.
Non si può neppure negare che ci sia stata l’aggiunta del clamoroso incidente di Venezia che la grossa nave da crociera che sperona un battello con a bordo turisti, 4 i feriti, con i grillini, e in particolare il ministro Toninelli, messi sotto accusa dal sindaco della città lagunare (“la colpa, mi dispiace dirlo, è di Toninelli perchè ha bloccato l’alternativa del Canale Vittorio Emanuele, sulla quale sono d’accordo cittadini, Comune, città metropolitana Regione Veneto e Porto”) e, soprattutto, da Salvini: “basta con i “no” del Movimento 5Stelle.”
Sì, come dicono in Toscana, il governo è proprio alla frutta, anzi al caffè, io aggiungerei anche digestivo, ed il premier Conte, sono in molti a sperarlo, non intende affatto star lì a prendere una indigestione con un pranzo che aveva, invece, previsto bellissimo