Da ieri pomeriggio, da quel telegiornale in edizione straordinaria, continuo a seguire quanto e avvenuto nel tempio della democrazia occidentale, che è il Senato degli Stati Uniti d’America, invaso fa facinorosi rumpisti, fanatici all’estremo limite, a manifestare per trattenere in favore di un ex presidente che neppure eventuali veri brogli elettorali potrebbero giustificare atteggiamenti inverosimili come quello che vorrebbero farci credere. Scrivo “vorrebbero”, perché, si poteri forti, qualche voto di straforo nelle votazioni a mezzo posta o qualche altro eventuale trucchetto giustificano l’intrusione di persone estranee, nell’aula parlamentare se non con ipotesi di voler portare avanti un progetto scellerato di rivoluzione, cosa totalmente impensabile nella patria della democrazia quale gli USA.
Ma non è su questo che voglio soffermarmi, penso piuttosto a quanto sta accadendo nel nostro Paese che attraversa uno stato di totale confusione dove non ci sarebbe nulla da meravigliarsi se a qualche categoria esasperata venisse la tentazione di andare ad occupare Palazzo Chigi per invitare il Premier Conte al rispetto del sistema democratico che grazie alla pandemia sta trascurando continuando a emanare quei DCPM, immodificabili dal Parlamento, sino a prorogare, grazie allo stato di emergenza, per altri sei mesi.
Non mi meraviglierei affatto se si dovesse verificare una forte protesta al limite di una vera rivolta, da parte di studenti, insegnanti, associazioni dei genitori, nei confronti di un Governo che quantomeno dimostra di essere confuso. Si, perchè, chi stamani ha manifestato davanti al Ministero dell’Istruzione ( associazioni di genitori), dinnanzi a Montecitorio( i sindacati della scuola) per l’incapacità governativa di garantre la sicurezza di studenti e professsori o i 140 mila ristoratori che hanno incaricato un noto avvocato di fare una class action contro il governo vogliono il rispetto di diritti democraticamente garantiti ed ignorati da Palazzo Chigi. Diritti giustamente pretesi i dagli industriali , dai commercianti, dagli artigiani, dalle partite Iva, dagli albergatori con centinaia di migliaia di negozi, ristoranti, alberghi ed altri esercizi che chiudono senza riaprire.
La protesta sociale ed economica, ormai, è galoppante come testimonia la stessa ministra dell’Interno che, da ex-prefetto, lancia continua allarmi, compreso quello delle crescenti infiltrazioni della malavita .
Aggiungete che l’opposizione, visto che Conte continua ad ignorare la loro offerta di collaborare in una situazione di drammatica mergenza, sta per scendere in piazza per dare voce alla protesta di una maggioranza profondamente divisa e con un premier di fatto sfiduciato da un componente di tale maggioranza, ossia Italia Viva, ma che si guarda bene di andare al Quirinale per rassegnare le dimissioni ,magari anche nella speranza di un Conte-3 , impedendo la costituzione di un governo di salute pubblica , qualcuno lo definisce di scopo, ossia lo scopo di salvare l’Italia attivando Mes sanitario e, grazie alle massicie risorse messeci a disposizione dall’UE, determinando massicci investimenti pubblici , tali da spronare anche quelli privati, e riforme strutturali senza pioggia di bonus o milioni per i monopattini, mentre i ristori per chi è costretto dal governo a chiudere la propria attività non arrivano o sono al lumicino.
Farebbe bene Conte a mettersi l’animo in pace e decidere di salire al Colle per rassegnare le dimissioni, senza aggravare maggiormente la situazione, chi ha già salvato l’Italia durante l’ultima crisi economica, acquistando da presidente della Banca Centrale Europea miliardi di euro di nostri titoli pubblici(e la BBC continua a farlo) ha un nome e cognome : Mario Draghi, nella speranza che accetti, che per molti dovrebbe sostituire Conte a Palazzo Chigi prima che sia troppo tardi. La maggioranza per sostenerlo esiste già sulla carta ed anche se oggi Zingaretti dice di no anche lui sarebbe della partita facendo il bis del no, poi, divenuto sì nei confronti di Conte e della maggioranza con i grillini. Anche Di Maio sarebbe lo stesso, non potendo rischiare un voto anticipato e persino la Meloni , vista la disponibilità di Salvini e Berlusconi, ha smorzato o toni e non esclude più un appoggio ad una governo di unità nazionale.
Matteo Renzi ha dato 3 giorni al premier per dare una risposta alle richieste di Italia Viva. Il braccio di ferro è, comunque, giunto alla conclusione o Conte va al Quirinale e rassegna le dimissioni o la partita si trasferisce al Senato con un’ulteriore gravissima perdita di tempo.
A Conte vorrei dire: imitare Trump nel rifiuto di ammettere la sconfitta, ossia la perdita della maggioranza, può essere un terribile errore se ancora intende rimanere in politica. Certo, spera di trasformarsi in vittima e portare fascine ad un suo partito, ma al di là di sondaggi taroccati non c’è molto da sperare, anche perchè, ormai, siamo al limite della sopportazione verso un governo che sta, realmente, portando il Paese nel baratro. Persino un big del centrosinistra come il sindaco di Milano Sala, che ha annunciato di ricandidarsi, dice “ora Conte mi disorienta , occorrono persone capaci, non rimpasti”.
BT