Financial Times e Spiegel: Berlusconi deve andare via

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Non c’è più religione. Il Financial Times e lo Spiegel contro Silvio Berlusconi all’indomani del vertice del G20 di Cannes, in cui l’Italia ha chiesto il monitoraggio del Fondo monetario internazionale (Fmi) sull’applicazione delle riforme raccomandate dall’Unione europea.

Secondo il settimanale tedesco nella sua versione online titola: “Umiliazione totale è l’ultima chance”. Silvio Berlusconi – prosegue il settimanale tedesco – ha perso il favore dei suoi partner europei.

Più duro il quotidiano della City. “In the name of God and Italy, go!” chiede in un editoriale. Che il Fmi monitori i progressi di Roma può solo essere positivo – scrive il Ft nell’editoriale – tuttavia tutto questo rischia di essere minato dalla permanenza del suo attuale premier”.

Stiamo arrivando alla follia, I due giornali non sono mai stati amici di Berlusconi, ma da qui a “dettare” i tempi della nostra politica, ce ne passa. Immaginiamo che un nostro giornale si permetta di consigliare alla Regina Elisabetta di far dimettere il Premier del suo Paese per non aver saputo gestire energicamente la crisi economica ed occupazionale del Grande Regno: oppure, pensare ad un intervento a mezzo stampa per sollecitare le dimissioni della Signora Merkel per l’accumulo di titoli spazzatura in possesso delle banche tedesche, causa di tanti guai speculativi che hanno investito il continente e non solo.

Di tutto questo, noi, tutti gli italiani, dobbiamo dire grazie ad una buona parte della nostra stampa e ad una opposizione incapace di fare proposte intelligenti ed ancor peggio a non dire che potrebbe sostituire l’attuale Premier e con quale maggioranza sostenerlo. Continuano a strillare contro questo governo, e pregano che allo stesso tempo che regga perché se Berlusconi, domattina andasse al Quirinale per rimettere il mandato nelle mani del Presidente della Repubblica, non saprebbero cosa fare.

Se il Sig. B. non avesse il senso dello Stato lo farebbe ed allora si che potremmo dire a quelli Finalcial Times e a quelli dello Spiegel chi può dare fiducia ai partner se una opposizione accoccata tra PD, Di Pietro e Casini, o un centro destra che sino ad oggi ha dimostrato di mantenere, pur faticosamente, gli impegni presi.

giustus

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