Nelle manifestazioni previste per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, la Provincia di Olbia-Tempio, attraverso una esposizione di documenti e fotografie originali, organizzato presso il Museo Archeologico di Olbia, ha voluto tributare un Omaggio a Giuseppe Garibaldi nel rapporto tra il Generale e la Gallura.
L’inaugurazione dell’esposizione è stata preceduta da un incontro al quale hanno presenziato il Presidente della Provincia Sen. Fedele Sanciu, Il Sindaco di Olbia Dott. Gianni Giovannelli, l’Assessore provinciale all’Istruzione Giovanni Pileri, il coordinatore dell’esposizione Dott. Mario Scampuddu e, ospite d’onore, Dott. Giuseppe Garibaldi, pronipote del Generale, Eroe dei due Mondi. Il pubblico numeroso al di sopra di ogni aspettativa, era composto dalle scolaresche degli Istituti delle scuole superiori della Gallura oltre ad una forte partecipazione della cittadinanza olbiese.
Il Presidente Sanciu, in una breve esposizione, chiarisce quanto la terra gallurese abbia influito positivamente sugli interventi dell’Eroe per l’unità d’Italia, non solo come condottiero ma, soprattutto come uomo e come Parlamentare eletto più volte nel collegio di Tempio-Ozieri: gli interventi del parlamentare nei confronti della Sardegna, secondo il senatore Sancii, rappresentano ancora oggi un esempio di grande visione politica e di assoluta attualità.
Dopo il saluto della città di Olbia portato da Sindaco Giovannelli, il Dott. Mario Scampuddu, in un suo breve intervento, ha voluto dare un senso all’esposizione presentando una immagine del Generale ed i suoi rapporti con la Sardegna ed il popolo sardo, delle conoscenze che aveva avuto anche fuori dall’isola, delle amicizie che con essi aveva intrapreso, dell’apprezzamento del carattere serio e sincero dei sardi.
Un breve saluto del Vice Presidente della Giunta Provinciale Dott. Pileri e la parola al pronipote ed omonimo del Generale che ha dato una immagine inedita e fuori da ogni stereotipo, del bisnonno. Un Garibaldi uomo prima che eroe, un Garibaldi combattente solo per ideale e convinzione, un Garibaldi contadino, naturalista, amante e rispettoso degli animali, un Garibaldi sperimentatore di nuove tecniche applicate in agricoltura, un Garibaldi poeta, allegro, amante della musica di tutti i generi presenti in quell’epoca. Tutto raccontato con aneddoti tramandatigli dalla Zia Clelia, dal padre e da documenti di famiglia, rimasti inediti. Una presentazione ampia, completa, che ha tenuto il giovane pubblico, per oltre un’ora, non solo attento ma anche interessato alla vita di questo uomo che le traversie, le sconfitte, le vittorie, le amarezze, che mai lo hanno privato di quella umanità che lo ha sempre accompagnato in tutte le vicende che hanno segnato il tempo della sua vita. Da qui la spiegazione logica del perché tanti giovani vite si siano immolate, combattendo al suo fianco esaltandone il carisma emanato dalla sua figura e dai suoi ideali.
Il Giuseppe Garibaldi giovane, nella semplicità dell’esposizione, ha affascinato l’uditorio, coinvolgendolo, rendendolo partecipe alla vita del bisnonno, eroe e uomo, sicuramente di più che quello studiato sui testi scolastici.
Molto interessante l’esposizione sia per il materiale esposto, sia per la dimostrazione della presenza di questo illustre personaggio nella nostra provincia.
giustus