Personalmente, non avrei alcun motivo per prendermela con no-vax e no gree-pass, non li capisco, ma li mi fermo, per questo mi limito ad alcune considerazioni.
In TV ho visto e ascoltato un servi da Trieste, dove alcuni commercianti locali esponevano le loro lamentele nei confronti dei manifestanti, lagnanze alle quali si univa la voce dell’ex Onorevole Carlo Sangalli, presidente storico della Confcommercio. Motivo del contendere, la presenza settimanale delle manifestazioni dei no-vax che, con il loro lungo corteo, da vari sabato li costringono alla chiusura proprio nella giornata che per loro dovrebbe essere di maggior lavoro, creando non solo disagio ma grandi perdite.
Certo, la libertà di manifestare è indice di democrazia ma sarebbe più compiuta se non venisse scalfita la libertà altrui, tanto più se questa va a toccare interessi che nulla hanno a che vedere con le motivazioni che vengono addotte dai manifestanti.
Cosa fare? Visto che le Autorità non riescono ad arginare le masse manifestanti, quei commercianti, magari sostenuti dalla stessa Confcommercio, potrebbero organizzarsi per una contro-manifestazione pacifica, con un loro corteo, pacificamente impedire l’accesso ai no-vax e compagni, impedendo di raggiungere le vie del centro, mantenendoli all’esterno dei luoghi da riservare.
Risulta che una iniziativa è stata presa: l’Avv Tiziana Temussi, triestina doc, ha promosso una raccolta di firme con ottimo risultato (sessantamila), L’adesione è stata, almeno da quanto risulta da notizie di stampa, confortata dalla partecipazione di nomi della politica cittadina, imprenditori, professionisti e uomini e donne della cultura, tutti si sono detti essere d’accordo che è divenuto indispensabile riportare la città al suo tradizionale ordine, senza arrivare a scontri o contrapposizione violente, solo cercare un dialogo tra le due classi contendenti.
Secondo il mio modestissimo parere, dove dove non arriva Lamorgese, molto potrebbe Sangalli.
BT